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Descrizione

Il toponimo Roasio (Rovaxidam, Rovaxidum, Rovasij, Rovasio o Rovasino,) è di incerto significato, così come l’origine di questo insediamento, frazionato in piccoli borghi sulle diverse colline presenti sul territorio.

I primi riferimenti Documentari certi che menzionano il Territorio di Roasio, risalgono agli Atti dell’Imperatore Ottone III del 07.05.999 ed al suo Diploma del 01.01.1000, in cui i Boschi di Roasio (Silvam Rovaxidam) vengono donati alla Chiesa di Vercelli.

Compare poi in un Atto del 1190 in cui si riferisce al “pontem castri Rovasij”. Alle cinque Frazioni, divise in cantoni e localita, corrispondono altrettanti Parrocchie e relative Chiese: S. Maurizio (il capoluogo), Santa Maria, Sant’Eusebio, San Giorgio e Castelletto Villa (un tempo Comune a sé poi unificato a Roasio).

La storia dei vari agglomerati urbani presenti sul Territorio Comunale, nasce e si sviluppa principalmente attorno alle Chiese più antiche, ancor oggi esistenti, pur se modificate nel corso dei secoli.

Di queste la più antica risulta essere la Chiesa di Santa Maria (1054), nella relativa frazione indicata con il toponimo di Rovaxuinum vetus.

Il Campanile della Chiesa di Sant’Eusebio “de pecurilii” in località Curavecchia, risalente ai primi anni del secondo millennio. Dopo un primo restauro (1770) fu abbandonata e venne successivamente riaperta al culto con il restauro dell’affresco absidale (1978). Sulla Facciata sono ancora parzialmente leggibili affreschi gotici.

La Parrocchiale di Roasio San Maurizio (seconda metà del XII) con il Campanile in struttura romanica (restauro 1979). Affrescata nel 1703 con figure di Apostoli,Evangelisti e con l’Allegoria delle Virtù ed Arti Nobili, oltre al pavimento in quarzite con mosaici, realizzato nel 1988, e gli Affreschi del ‘400 e ‘500.

La Chiesa (già Santuario) di Santa Maria “Dei Cerniori” in località Curavecchia è un bell’esempio di Architettura Sacra in stile Gotico Lombardo, terminata nel 1488 è ben conservata sia all’interno (affreschi con “Le Storie dei Santi” del 1518), che all’esterno.

Nella Frazione Castelletto Villa è da menzionare la Chiesa di S.Rocco (XVII-XIX), con il pregevole e raro Organo del 1799, ora restaurato, e le Pale Seiecentesche.

In Frazione S.Eusebio sono da ricordare l’attuale nuova Parrocchiale, realizzata tra il 1668 ed il 1718, in Barocco Piemontese, oltre all’Oratorio di San Pietro Martire, in località Noca, ove si può ammirare il Trittico di Affreschi del sec. XV, raffiguranti la “Madonna in Trono, con Bambino, con a lato S.Cristoforo e S.Antonio Abate”, originariamente provenienti da una attigua Cappella abbandonata.

Da ricordare sono inoltre i resti della Torre a pianta quadrata, databile al XII-XIII, che si ergeva sulla collina sovrastante la Frazione di San Maurizio. Andata in gran parte distrutta dagli Spagnoli unitamente all’attiguo Forte, che vene raso al suolo il 7 febbraio 1558 in seguito alla Guerra tra l’Imperatore Carlo V e la Francia di Francesco I°.


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