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Resti della Torre del Castello di Roasio


Descrizione

L'unica attestazione materiale riferibile ad una fortificazione è presente a Roasio S. Maurizio. Nel 1225 Alberto e Pietro, figli di Roboaldo, signori di Rovasenda, di Roasio e di Roasino, cedettero i loro diritti su Roasio e Roasino a Bongiovanni Piazza, il quale diede loro in cambio i diritti su Rovasenda. Roasio fu occupata da Gian Galeazzo Visconti e da questi concessa a Manfredo Barbavara nel 1402. Nel 1421 entrò in possesso dei Savoia (Dionisotti 1898, p. 56). Su di un colle situato ai limiti dell'abitato di Roasio S. Maurizio, a qualche centinaio di metri a nord della chiesa parrocchiale omonima, sono visibili per un' altezza di alcuni metri, i resti murari di una forte torre a pianta quadrata (m 4,50 di lato), costruita con pietre ben squadrate agli angoli e con corsi regolari di ciottoli a spina di pesce, sottolineati da linee tracciate nella malta, ottimamente conservata. Il piccolo pianoro doveva poi verosimilmente essere contornato da un recinto, del quale non sono visibili resti, ma che è in qualche modo richiamato dal terrazzamento contornante l'altura e dalla parcellazione catastale. Il tipo di muratura è genericamente databile in zona al XII-XIII secolo. Il sito, totalmente in abbandono, non permette di valutare in modo rassicurante lo stato di conservazione del rudere, evidentemente in lento disfacimento. è comunque tuttora notevole l'interesse archeologico dell'area

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